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Aug 17, 2023

La piattaforma di perforazione arriva nel Blocco 9 in Libano per iniziare l'esplorazione

La trivellazione è diventata possibile dopo che un accordo mediato dagli Stati Uniti ha risolto una disputa sul confine marittimo nelle acque libanesi e israeliane.

Una piattaforma di perforazione è arrivata nel Blocco 9 del Libano per iniziare l'esplorazione di petrolio e gas dopo che i nemici Libano e Israele hanno delineato il controverso confine marittimo tra loro in un accordo mediato dagli Stati Uniti lo scorso anno.

Lo ha annunciato mercoledì il ministro dei Lavori pubblici e dei trasporti Ali Hamie sulla piattaforma di social media X, precedentemente nota come Twitter.

"Per vostra informazione, oggi, mercoledì 16/8/2023, la nave per l'esplorazione di petrolio e gas nel Blocco n. 9 ha raggiunto il punto di perforazione", ha scritto.

Il consorzio guidato dalla francese TotalEnergies comprende il colosso petrolifero italiano ENI e l'azienda statale QatarEnergy. Qatar Energy ha sostituito la società russa Novatek che si è ritirata dal mercato libanese a settembre.

Le trivellazioni sono diventate possibili dopo l’accordo che ha delineato per la prima volta il confine marittimo tra Libano e Israele, nonostante Beirut si consideri ancora in guerra con il suo vicino e nonostante le leggi vietino i contatti con i funzionari israeliani.

Il Blocco 9 si trova principalmente nelle acque libanesi, ma un segmento si trova a sud del confine appena delineato.

È stato inoltre istituito un meccanismo che consenta al consorzio di sfruttare eventuali scoperte che si estendono a sud del Blocco 9, istituendo un sistema di royalties per Israele mentre lo sfruttamento sarebbe per conto del Libano.

Gli esperti sostengono che l'assenza di criteri specifici per la distribuzione degli utili è una delle maggiori lacune dell'accordo nel caso in cui vengano identificati depositi transfrontalieri.

Il Libano spera che le scoperte di gas e petrolio lo aiuteranno a invertire una paralizzante crisi economica che è costata alla valuta locale più del 98% del suo valore, ha eroso le riserve estere del paese e ha causato continui blackout in paesi e città.

Il ministro dell'Energia libanese Walid Fayad ha dichiarato a maggio che si aspettava di sapere se ci sarebbe stata una scoperta entro la fine dell'anno. L'amministratore delegato dell'ENI, Claudio Descalzi, aveva dichiarato a gennaio di essere “positivo” riguardo ad una scoperta lì.

Tuttavia, il potenziale dello sfruttamento del gas per ridurre un debito pubblico di circa 100 miliardi di dollari è limitato.

Supponendo che il gas sia abbondante, ci vorranno ancora anni prima che le entrate raggiungano le casse statali e alcuni temono che la corruzione dilagante che ha caratterizzato il sistema di governo libanese possa impedire che il denaro vada a beneficio di circa tre milioni di persone che vivono al di sotto della soglia di povertà.

Sebbene la delimitazione del confine marittimo abbia rimosso un significativo punto di attrito che avrebbe potuto portare a un nuovo conflitto, Libano e Israele non hanno contatti diplomatici diretti.

Israele invase il Libano nel 1982 e i due paesi combatterono nuovamente nel 2006.

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